Sono passati 6 anni dall’acquisto del Ranger Quadra Asymetric di Elinchrome, un prodotto che mi ha regalato grandi soddisfazioni soprattutto per gli scatti di action sport in outdoor come mtb, trail running e sci.
Abbastanza leggero, facilmente trasportabile oltre che discretamente potente, con i suoi 400w mi ha accompagnato un bel po’ dimostrando l’ottima qualità del marchio svizzero.

Ero già molto attratto dall’elb400, il suo diretto successore, ma ho resistito fino all’uscita del fantastico elb500 per fare un upgrade della mia attrezzatura. Ho contattato Roberto Marini di  Aproma Store Srl, l’importatore italiano Elinchrome, e nel giro di 48h avevo già il prodotto in ufficio.  L’attesa è stata ripagata da un’ottimo acquisto: veramente una marcia in più!

Tra le caratteristiche che spiccano c’è l’aumento di potenza da 400 a 500w, quindi di circa 1/4, una durata della batteria estremamente aumentata, un peso inferiore (2,48kg rispetto ai circa 3kg del vecchio quadra), la possibilità di regolare indipendentemente la potenza delle due uscite, la possibilità di scattare fino ad 1/8000 grazie al trasmettitore pro e…. udite udite… l’opzione TTL, ovvero la regolazione automatica della potenza del lampo attraverso l’esposimetro della fotocamera.

Tra le altre grandi novità dell’ ELB500 c’è inoltre la presenza dei pulsanti che attivano e disattivano indipendentemente le uscite per il collegamento delle torce (A e B) e un bel display OLED molto luminoso che mostra un menù più intuitivo e facile da utilizzare.
Per quanto riguarda i tasti, oltre ai classici, è presente, sulla parte superiore una manopola girevole che permette di regolare di 1/10 di stop la potenza del flash e di scorrere e selezionare le opzioni del menu.

Nel vecchio modello avevo dovuto stampare un’etichetta con i vari simboli, difficilmente decifrabili a intuito, per indicare le diverse impostazioni del generatore; ora finalmente c’è un normale menu a tendina.
Altra nota degna di lode è una custodia in tessuto tipo cordura che permette di agganciare una tracolla per il trasporto oltre che proteggere il generatore da sporco e agenti atmosferici; l’azienda non certifica l’ELB500 come “waterproof” anche se da l’idea di essere robusto e ben protetto.

Il kit

Ho acquistato il kit base che comprende:

  • 1 torcia ELB500 TTL con cappuccio protettivo ed il cavo da 2,5m integrato (le torce del quadra avevano la possibilità di staccare il cavo)
  •  1 riflettore da 18cm
  • 1 generatore ELB500 TTL da 500w con batteria al litio e caricatore
  • 1 cavo syncro
  • 1 grande borsa di ottima qualità

Caratteristiche tecniche

Queste le caratteristiche tecniche come da sito del produttore.

Generatore ELB500 TTL Asimmetria completa 7 F-stop / 500ws TTL  HSS
Misure 16,3 x 9,0 x 18,1 cm (LxWxH)
Peso 2,48 kg (unità + batteria); 1,74 kg (senza batteria)
Durata flash – Azione: 1 / 20000s
Durata flash – Normale: 1 / 3400s
Tempi di riciclaggio – 0,05 – 2 secondi (vecchio quadra 0,18-2,3 secondi) Display di controllo OLED
ELB 500 TTL – Batteria rimovibile Li-Ion 14,4 V – 72 W / h peso 0,73 kg 28000 lampi – potenza minima / 400 lampi – piena potenza piena potenza)

Carica attiva
Compatibilità con i trasmettitori:

  • Phottix Odin II
  • Skyport Transmitter PRO

(vecchio quadracirca 140 lampi

Non voglio dilungarmi sulle informazioni tecniche ma raccontare la mia prima esperienza sul campo e quelle che sono le innovazioni sostanziali che ho testato.

Ho caricato l’attrezzatura dentro il comodissimo zaino F-stop Shinn, il più grande delle famiglia F- stop Gear; Ho inserito l’ICU (internal camera unit) misura xl, abbastanza grande, secondo solo al Cine Master ma più leggero e perfetto per ospitare comodamente il mio equipaggiamento, Il Shinn è forse un pelo troppo grande come zaino ma offre la possibilità di ospitare internamente dentro grosse tasche laterali piccoli stativi come il manfrotto nano.

Nello zaino ho quindi inserito:

  • Canon Eos 1dx mkII
  • lenti: sigma 35mm f1,4 art, canon 24-104 f4L, samiyang 14 f2,8, canon ef 135f2.
  • generatore ELB500 + battery
  • torcia elb500 con diffusore 18cm
  • A-Reflectore Adapter (adattatore per montare tutti gli accessori elinchrom sulle torce piccole tipo elb400, quadra e elb500)
  • High Performance Reflector 48° 26 com (un riflettore ideale per lo sport, soprattutto quando il soggetto si trova a grande distanza dal flash; aumenta la potenza del lampo di 1 stop).
  • 1 stativo Manfrotto nano
  • 1 Elinchrom Transmitter Pro per canon (consente di controllare potenza e automatismi del flash fino a 200m di distanza).

Test sul campo

Sono partito, accompagnato da due atleti di mountain bike locals alla volta del bike park “Vallone delle Cese”, a circa mezz’ora dal mio ufficio; la location si trova vicino l’aquila, al confine con il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Sono andato a colpo sicuro in uno spot dove avrei trovato acqua e fango con l’idea di realizzare uno scatto in controluce per esaltare gli schizzi e provare a congelarli grazie al sistema HSS di elinchrom. Così è stato!
Posiziono il flash a circa 30m da me e inizio a scattare con lenti dal 14 al 35mm per poi allontanarmi ulteriormente e utilizzare un’ottica più lunga, il 135 f2 canon spingendomi oltre un centinaio di metri.

Il generatore malgrado non fosse “a vista” perché più in basso rispetto alla buca piena d’acqua non ha fallito un colpo.

Ho utilizzato la modalità TTL e scattato sempre con l’opzione speed per tempi di scatto inferiori al syncro della mia canon 1dx mark2 (1/250).
Il controluce ha esaltato gli schizzi d’acqua rendendo molto soddisfacente il test.
Unico lato negativo durante gli scatti ravvicinati sono stati i fiumi d’acqua che mi arrivavano addosso costringendomi a effettuare una continua pulizia della lente.

Abbandonato il fango e l’acqua siamo scesi più in basso per trovare altri spot interessanti.
Ci siamo fermati un bel po’ di tempo su una curva con una sponda abbastanza alta da consentire ai riders di entrare veloci e piegare.
Ho scattato alcune foto d’ambiente con il flash a circa 150m da me ottenendo un bell’effetto, nonostante gli alberi che si sovrapponevano spesso all’atleta.
Successivamente, spostando leggermente il flash dall’interno della curva all’esterno, mi sono concentrato sull’inclinazione del biker, esaltando il gesto atletico.

La mattinata è trascorsa in un attimo e come ultimo spot è stato scelto un salto posizionato su un tratto abbastanza ripido con qualche roccia dove Gringo, in ottima forma, è riuscito a dare il meglio di se.

Tirando le somme, la cosa che più ho apprezzato è stata la perfetta ricezione del segnale radio, la potenza del lampo, più che sufficiente per sottoesporre il bosco e illuminare perfettamente l’atleta.

Non appena si presenterà la condizione, mi riservo di provare il flash in condizioni più estreme, a esempio sulla neve in pieno giorno, dove cercherò di contrastare la luce del sole sottoesponendo il cielo.
Ho apprezzato molto il TTL che mi ha fatto risparmiare un bel po’ di tempo riuscendo a trovare velocemente l’illuminazione ottimale.

Backstage